Come già illustrato nel nostro M MAG di agosto, la riunione di Vicenza del 29 agosto 2015 ha definito l’organizzazione della serie B per la prossima stagione: basandosi sugli iscritti, sempre di meno – solo 18!, si è deciso di dividere il campionato in 3 gironi, in maniera “geograficamente equa”.
Questo significa che in ogni girone sono state inserite 3 squadre del Nord-Est, 2 del Nord-Ovest e 1 del Lazio (in quanto nessuna squadra del Sud si è iscritta al di fuori di Roma, Tivoli e Genzano.) Le laziali sono state aggiunte nei gironi in modo aleatorio, o per dirlo con parole povere, tirando a sorte.
Il problema è che attualmente questa soluzione e’ stata accettata perchè sembra essere l’unica possibile, ma non soddisfa tutti; ivi comprese alcune del nord che a quanto riferitoci si sono lamentate. Lo stesso problema, anzi, più pesante si presenta alle laziali: solo Genzano ha dichiarato – dopo una riunione lampo indetta con i propri giocatori – di “non avere problemi a fare questo campionato, i ragazzi sono d’accordo, o comuqnue non vedono alternative se vogliono fare attività”.
Per quanto concerne i Mammuth, la domanda se ritirare la squadra o meno è ancora molto attuale. Una percentuale importante dei propri giocatori ha figli, famiglia, un lavoro che non sempre permette loro di fare trasferte troppo lunghe come possono essere quelle di Asiago, Montebelluna o Novi. La serie B diventa così una sorta di seconda serie A nazionale impegnando tutti i maniera molto più invasiva. Questo campionato purtroppo dovrebbe essere un “Entry level” dando a tutti la possibilità di fare attività spotiva, dal ragazzo che si affaccia per la prima volta nel mondo dei campionati senior, fino all’atleta più maturo che casomai ha giocato anni in categorie superiori e ora vorrebbe fare un campionato più tranquillo e con meno impegni.
La società, subito dopo la riunione di Vicenza, si è riunita per discutere e valutare la situazione fino a pensare seriamente – per ragioni logiche ed economiche – al ritiro della squadra.