Con una mail alla Federazione ed alle altre società del proprio girone D, la società degli Octopuses – East Coast Sicily ha comunicato ieri la propria rinuncia al campionato di serie BC 2017/2018 ringraziando tutti per la disponibilità e la comprensione.
Una mossa, oltre che spiacevole per la disciplina, che mette in difficoltà anche le altre società e la FISR stessa: i calendari erano stati pianificati sulla partecipazione di 7 squadre, quindi con una di riposo ogni settimana. Ora che facciamo? Ridisegniamo i campionati oppure in modo piuttosto ridicolo, faremo giocare soltanto 2 gare ogni weekend (sempre che non si spostino/annullino altre gare come abbiamo visto fare fino ad ora) ed le rimanenti due formazioni saranno di riposo?! Che segno è questo nei confronti di noi stessi ma anche delle squadre del Nord alle quali vogliamo sempre tanto assomigliare e che vogliamo raggiungere sia come tecnica che come risultati?
Iscriversi ad un campionato, di qualsiasi serie o disciplina sia, presuppone impegno e serietà da chi si iscrive; presuppone che si porterà a termine l’impegno che si è preso, questo a prescindere di tutto e con tutte le difficoltà del caso. E’ vero che l’Italia in quanto a geografia non aiuta, ma noi Mammuth stessi abbiamo per anni nella massima serie fatto ogni due weekend trasferte da almeno 1200 km tra andata e ritorno: ma lo facevamo con orgoglio e con grinta, con la consapevolezza di arrivare probabilmente stanchi al campo di gioco ma con la voglia di ben figurare e di giocarci il tutto per tutto per portare a Roma i 3 punti in palio. Questo, per la precisione, pur essendo da anni ormai autofinanziati.
In serie C, l’anno scorso si erano organizzati dei concentramenti, e per un campionato puramente amatoriale può anche essere comprensibile, ma in un campionato di minima serietà come sta cercando di essere questa serie BC, non è ammissibile. Perché comunque bisogna tenere a mente che si sta giocando la possibilità di accedere alla serie B (ex A2, ribadiamo) della prossima stagione dove le responsabilità, gli onori ed i doveri sono maggiori. Perché con un minimo di organizzazione si può fare tutto, anche le trasferte lunghe, e noi ne siamo la prova.
Soprattutto, non ci si ritira dal campionato dopo la terza giornata (quindi a 3 settimane dall’inizio!), non avendo disputato nessuna gara ma avendo richiesto che molte gare fossero posticipate per venir loro incontro. E la Federazione stessa sa che tutte le società a cui era stato chiesto di spostare gare per accorparle, hanno accettato. Ritirarsi ora, è un atto di poca serietà e di poca professionalità anche per una squadra amatoriale di serie C: è incredibile pensare che fin adesso non avessero fatto i conti, che non avessero tenuto in considerazione – già all’uscita dei calendari dei gironi – le questioni logistiche da affrontare.
Così a mio avviso, il margine di crescita per il movimento hockey inline del Sud Italia è davvero minimo e rischiamo di rivivere la stessa storia del Reggio Calabria di qualche anno fa.
di Foldi Rita