Nell’ultima gara stagionale la formazione giallorossa festeggia la vittoria contro il Torre Pellice, regalandosi così gli ultimi tre punti messi in palio.
“Il successo non viene solo con la vittoria, ma talvolta anche già col voler vincere.”
Ci sono tanti fattori in grado di condurre alla vittoria. Una preparazione superiore, la miglior lettura del gioco, condizioni favorevoli e perché no, anche maggior fortuna. Sabato scorso, i Mammuth nella loro ultima gara stagionale hanno ottenuto una vittoria importante non tanto sotto il punto di vista della classifica, quanto di orgoglio personale.
Chiusura in bellezza
Erano importanti quei punti messi palio sabato, gli ultimi a disposizione in questa stagione e non dovevano essere lasciati andare. Almeno non senza lottare. Una seconda fase tutta in salita, tante difficoltà incontrate in un percorso che purtroppo si è chiuso troppo presto precludendo per il secondo anno consecutivo le finale ai giallorossi. Nonostante però le cose non stessero andando per il verso giusto, il morale e la voglia non sono mai venuti a mancare e forse questo è stato uno dei punti di forza di un gruppo che si è dimostrato solido e compatto. Uno di quei fattori dei quali andare fieri, che ripaga di tanti sforzi e ti rende orgoglioso di farne parte.
C’era ancora una possibilità, quella di chiudere la stagione con una vittoria, una possibilità di far calare il sipario sulla stagione, ma con un sorriso, una soddisfazione. Ecco quindi che la gara contro il Torre Pellice era diventata, nonostante la classifica, un’incontro decisivo, quello dove giocarsi tutto.
L’appuntamento era sentito e stavolta, come ad esorcizzare ogni tipo di scaramanzia, se ne era parlato a lungo. Vincere era la volontà di tutti.
Eppure non era facile perché l’avversario era di quelli tosti, di quelli che non ti regalano nulla ed infatti così è stato.
Ospiti che subivano il doppio svantaggio con le reti nel primo tempo di Giulio Mendes e Francesco Asti, ma in grado nonostante il roster ridotto, di trovare le occasioni di pareggiare i conti e rimettere in bilico il risultato. Poteva sembrare un incubo, uno copione che ripetendosi andava a rovinare quest’ultimo atto. A 3’ dal termine però è arrivato il sospiro di sollievo, la rete di Stefano Zacchi che premiava tutti quei giocatori in maglia giallorossa che ci avevano creduto e l’avevano cercato fino in fondo. Tre giri di orologio e poi come una liberazione si è potuta festeggiare una vittoria che ha fatto congedare nel migliore di modi i Mammuth.
Una soddisfazione che va ben oltre il risultato impresso sul tabellone, una vittoria cercata e rincorsa con tutte le forze. Sabato oltre il successo derivato dalla vittoria consumata sul campo, c’è stato quello di averlo voluto con tutto noi stessi. Un successo venuto da dentro.